giovedì 10 febbraio 2011

La rivincita della carne


Mentre in Italia ancora parliamo di un centimetro in più o in meno nella moda, dall'altra parte del mondo i bookers delle più grandi agenzie di moda si vantano di come il plus size stia prendendo piede grazie anche al loro "crederci".
Mie colleghe nel 2010 hanno calcato passerelle come quella di Chanel e Jean Paul Gaultier pur avendo la loro 44/46 come taglia. La vera ricoluzione della moda è proprio questa: saper mescolare donne con diverse taglie in un'unica passerella. Finchè il plus size è ghettizzato e le "cicciottelle" occupano i titoli dei giornali solo un paio di volte l'anno, non cambierà mai nulla. Negli anni '90 il problema centimentri non era così assillante. Ma la cosa che più è assurda è che proprio certe aziende "plus size" fanno pressione sulle modelle per dimagrire sempre di più. Tutto ciò mi fa sorridere. Quando lavoro in Spagna, in Francia, c'è così una varietà di donne che lavorano nel mercato della moda, che se ti chiamano è perchè ti vogliono "così come sei", altrimenti è giusto che una ragazza, trovi anche dell'altro. In fondo, la moda, non è un passaggio obbligato se si è carine.
In questo giorno c'è un gran parlare della solita Crystal Renn, ex anoressica, diventata "famosa" per essere una modella curvy e ora si ritrova con una 42. Il fashion system è capace di inghiottirti e renderti schiavo. Sta a noi, decidere se essere succubi o carnefici. E' vero anche che come ogni lavoro la moda ha i suoi "numeri" che sono i famosi centimetri, e se uno decide di fare questa carriera deve sapersi adeguare alle esigenze di mercato. Il suo dimagrimento le permette degli ingaggi in più che prima non avrebbe potuto avere. Non condanno e non osanno.
Il marketing nella moda esiste, eccome. Ogni giorno siamo bombardati e a volte certe modelle servono anche a quello. E non per questo ne diventano vittime, perchè le major sanno come modellare il tuo corpo grazie a diete con professionisti, palestra etc...
Fatto sta che per aspettare la vera rivoluzione, come sempre, dobbiamo aspettare l'Oltreoceano. Perchè come dicono in molti, in Italia siamo capaci solo a copiare.

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