Per anni le taglie comode hanno aperto le sfilate di Milano Moda, ma quest’anno la Camera della Moda ha deciso di eliminare dal calendario la passerella di Elena Mirò. Nella patria del fashion non c’è posto per coloro che hanno fatto qualcosa negli anni per le donne con le curve. Tre donne su dieci vestono la 48, ma pare non interessare a nessuno. “Quest’anno sarà rivalutata la settimana della moda di Milano” dichiara Boselli, presidente della Camera della Moda “Torneranno in passerella marchi prestigiosi come Dolce e Gabbana” continua. Ormai il fashion system si sta allontanando sempre più dal mondo reale. Poco interessa se coloro che spendono per vestirsi indossano taglie normali, non importa se le donne si sentono mortificate dalle commesse che rispondono : “Mi spiace, la sua taglia non la vendiamo”, non importa se si continua a parlare di anoressia e bulimia e poi l’immagine della moda è sempre di ragazze pelle ed ossa.
Nella scorsa edizione di febbraio sono state pubblicizzate le “sentinelle anti anoressia”, ovvero gente pagata per vedere se le modelle che sfilavano erano così magre da sfiorare o essere nel pieno della malattia. Quest’anno, hanno deciso di abolire l’unico marchio che rispecchia la donna della società di oggi. Hanno parlato che qualora ci fosse Elena Mirò a sfilare non ci sarebbe coerenza con gli altri marchi, ma allora, far sfilare solo taglie 36-38 è una questione di COERENZA? Mah……
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