venerdì 27 agosto 2010

Le star curvy in Italia


Strano Paese l'Italia: amano le curve ma si scandalizzano se vedono la Marini con la cellulite, amano la donna mediterranea, ma se vedono la Incontrada post parto la additano come grassa. C'è qualche tassello che forse manca? Si, la cultura della normalità. Andiamo al supermercato, in ufficio e guardiamoci attorno; è pieno di donne con seni abbondanti, fianchi generosi e spesso sono gran belle donne. In tv il discorso è accentuato: se non sei taglia 40 non sei degna dello showbiz. Retorica. Oggi come oggi ci sono diverse soubrette, che pur vergognandosi nel dichiarare la loro taglia, indossano la 44-46-48. Alcuni nomi? Valeria Marini, appunto, Vanessa Incontrada, Antonella Clerici, Marisa Laurito, Mara Venier, Geppi Cucciari,Laura Pausini e molte altre. Artiste favolose,grandi interpreti e star internazionali. All'estero sono più furbi: la Lopez è una 46? Il suo punto "debole" sarà il suo punto forza. Il suo sedere è il più famoso al mondo. Beyonce taglia 46? Icona curvy. Oltreoceano è normalità, la real size è sulla bocca di tutti e nessuno si stupisce se il suo mito ha una curva in più o in meno, è apprezzato per l'arte che dimostra. Penso che se anche in Italia le nostre starlette parlassero con semplicità della loro fisicità aiuterebbero le migliaia di ragazze piene di complessi, capaci di ammalarsi per un paio di chili in più.

sabato 14 agosto 2010

Il venditore di luci


Nella notte di Ferragosto mai avrei pensato di poter tornare bambina. Tutto inizia in un paese chiamato Ortelle, nel Salento, dove c’è la sagra parrocchiale. Mi siedo su di un gradino del marciapiede in attesa di sentire la band suonare e davanti a me ho un venditore di giochi dalle mille luci. Resto in attesa delle emozioni dei bambini presenti e per quasi un’ora mi perdo nel loro mondo, davanti al loro stupore e al rigore di certe madri severe che urlano:” Non ti serve!”, oppure “Ne hai tanti a casa”. E i bambini con la bocca aperta restano incantati davanti al danzare delle luci in quella strada illuminata poco. Vicino a me una bimba su di una carrozzina, è non vedente. Bella come il sole, lunghi capelli ricci biondi legati con una coda :”Mamma la musica qui è alta” cercando la mano delle madre. “Si, il complesso sta facendo il concerto” e lei balla, sorridente, mentre mille pensieri girano veloci nella mia testa. Il venditore di luci ancora non ha un cliente, il tempo sta passando e lui monta e smonta batterie dai suoi magici aggeggi. Si avvicina una signora e chiede quanto costa la sveglia di Hello Kitty, e subito altre due ragazzine, così ancora un padre con il suo piccolo uomo che vuole la spada. Il nostro venditore vede il primo guadagno della serata: 5 euro, 8 euro, 5 euro ancora. Continuo ad immergermi negli occhi di quei bimbi indifferenti ai no rigorosi e passeggeri dei genitori, sapendo che lo avranno in mano presto quel gioco dei mille colori. La serata prosegue e in un momento di tranquillità mi si avvicina il venditore portandomi in dono la bacchetta magica di Hello Kitty. “E’ per te” mi dice, e resto sorpresa. La bimba che è in me è felicissima. E’ stata per ore a vedere gli altri coetanei contendersi quelle meraviglie e ora la ha in mano. L’osservatrice delle emozioni, invece, si è catapultata in quell’attimo di gioia che solo l’animo puro di un bambino può avere. Con la mia bacchetta in mano passo qualche altro minuto a vedere l’euforia della gioventù del domani. Mi alzo, faccio per andarmene e chiedo al venditore di poterla restituire e mi risponde:” No è per te, e se non ci dovessimo più vedere Buona Fortuna”. Nella notte di Ferragosto sono tornata bimba… E mi allontano con la mia bacchetta magica e la gioia delle piccole emozioni nel cuore.

martedì 3 agosto 2010

Notizie dai giornali

Ci sono delle notizie sui giornali che mi lasciano un bel po' perplessa. Sul messaggero oggi leggo che il 15% degli italiani si chiudono in casa per fare le "vacanze talpa". Già negli anni '60 si parlava di questo fenomeno, ma mai come quest'anno la fascia medio-alta della popolazione finge di partire per non evidenziare problematiche economiche.
Ecco uno stralcio dell'articolo
"Secondo uno studio della Società Italiana di Psicologia (Sips) aumentano le persone che pur di non dire che la crisi si è portata via anche le vacanze, si organizzano “nascondendosi” in casa o in abitazioni limitrofe alla propria. La vera notizia è che oggi, lontani anni luce culturalmente dall’Italia del boom economico, non è la povera gente a voler simulare quello che non può permettersi, ma la fascia medio-alta di popolazione italiana che non vuole “apparire” impoverita. Secondo Antonio Lo Iacono, presidente della Sips, negli anni scorsi non era più del 5% della popolazione ad attuare questa strategia estiva oggi sono circa un 10-15%, italiani che non possono correre il rischio di perdere anche l’immagine sociale oltre al resto e che per questo millantano vacanze a cinque stelle e si abbronzano con le lampade solari."

C'è da riflettere.....