sabato 14 agosto 2010

Il venditore di luci


Nella notte di Ferragosto mai avrei pensato di poter tornare bambina. Tutto inizia in un paese chiamato Ortelle, nel Salento, dove c’è la sagra parrocchiale. Mi siedo su di un gradino del marciapiede in attesa di sentire la band suonare e davanti a me ho un venditore di giochi dalle mille luci. Resto in attesa delle emozioni dei bambini presenti e per quasi un’ora mi perdo nel loro mondo, davanti al loro stupore e al rigore di certe madri severe che urlano:” Non ti serve!”, oppure “Ne hai tanti a casa”. E i bambini con la bocca aperta restano incantati davanti al danzare delle luci in quella strada illuminata poco. Vicino a me una bimba su di una carrozzina, è non vedente. Bella come il sole, lunghi capelli ricci biondi legati con una coda :”Mamma la musica qui è alta” cercando la mano delle madre. “Si, il complesso sta facendo il concerto” e lei balla, sorridente, mentre mille pensieri girano veloci nella mia testa. Il venditore di luci ancora non ha un cliente, il tempo sta passando e lui monta e smonta batterie dai suoi magici aggeggi. Si avvicina una signora e chiede quanto costa la sveglia di Hello Kitty, e subito altre due ragazzine, così ancora un padre con il suo piccolo uomo che vuole la spada. Il nostro venditore vede il primo guadagno della serata: 5 euro, 8 euro, 5 euro ancora. Continuo ad immergermi negli occhi di quei bimbi indifferenti ai no rigorosi e passeggeri dei genitori, sapendo che lo avranno in mano presto quel gioco dei mille colori. La serata prosegue e in un momento di tranquillità mi si avvicina il venditore portandomi in dono la bacchetta magica di Hello Kitty. “E’ per te” mi dice, e resto sorpresa. La bimba che è in me è felicissima. E’ stata per ore a vedere gli altri coetanei contendersi quelle meraviglie e ora la ha in mano. L’osservatrice delle emozioni, invece, si è catapultata in quell’attimo di gioia che solo l’animo puro di un bambino può avere. Con la mia bacchetta in mano passo qualche altro minuto a vedere l’euforia della gioventù del domani. Mi alzo, faccio per andarmene e chiedo al venditore di poterla restituire e mi risponde:” No è per te, e se non ci dovessimo più vedere Buona Fortuna”. Nella notte di Ferragosto sono tornata bimba… E mi allontano con la mia bacchetta magica e la gioia delle piccole emozioni nel cuore.

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