lunedì 14 febbraio 2011

Il Corpo delle donne


"Il corpo è mio e me lo gestisco io" gridavano negli anni 70 le femministe convinte. Ieri al "Se non ora, quando?" molte persone sono scese in piazza a denunciare un sistema in cui il corpo della donna è mercificato, usato,gettato. Dove la donna diventa prostituta pur di ottenere un lavoro, dove la donna è pagata per una prestazione sessuale, dove la donna viene identificata in "tette-culo". Una cosa mi sono domandata: ma di chi è la colpa? Siamo proprio sicure che questo "maschilismo" opprima la donna o se ad alcune, questo sistema faccia comodo? Il tutto scade quando si tira in ballo la politica, la quale crea sempre un polverone dove non ne escono nè vinti nè vincitori. Il giorno dopo tutto rimane così come è con ognuno che dice la sua. Io me la prendo con chi permette tutto ciò: quindi coinvolgo donne e uomini. Faccio parte di quel sistema mediatico in cui " se non sei raccomandata non vai in video". Palle! Probabilmente quando c'è un minimo di contenuto anche i media ti danno il giusto spazio. Se poi firmi un contratto per cui il tuo "tette-culo" deve essere protagonista, la colpa è anche tua di mercificare te stessa. Io dico no, e non sono mai stata trattata da prostituta. Non è un problema mediatico, anche nei migliori uffici esistono le "preferenze di letto". Su una cosa sono daccordo: recuperare un po' di dignità. Odio quando sento "Le ragazzine di questi tempi sarebbero disposte a tutto pur di ottenere la visibilità?" Ma questa gente in che mondo vive? Nelle scuole le ragazzine mi lasciano a bocca aperta per la loro intelligenza, per il loro "vedere oltre". E' sempre lo stesso problema: fare di tutta l'erba un fascio. Tutti uguali, tutte stereotipate, tutte puttane.Ognuno sceglie la sua strada. Io so solo, che se fossi stata più disinibita probabilmente avrei molto di più, o viceversa, non avrei proprio nulla. Ci vuole arte in tutto, anche nel sapersi vendere.

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