martedì 14 dicembre 2010

Viaggio nella redazione di Vogue...Intervista all'editor di VOGUE CURVY


Inizia il nostro viaggio nella redazione del Vogue Curvy (www.vogue.it/vogue-curvy).
Oggi intervisteremo Beniamino Marini, l'editor del canale che rivoluziona il concept nel fashion system. (Editor inoltre di Vogue News www.vogue.it/people-are-talking-about e Vogue Black - www.vogue.it/vogue-black)



- Come è nata l'idea di Vogue Curvy?

Vogue Curvy è nato da un'idea di Franca Sozzani direttore di Vogue Italia.
Inizialmente pensavamo di chiamarlo Vogue Plus ma il termine "curvy" più
nuovo e meno "tecnico" è piaciuto subito a tutta la redazione così è nato
Vogue Curvy, come canale del sito di Vogue Italia (www.vogue.it)
, lo scorso febbraio, in occasione
del lancio di vogue.it
L'idea è molto semplice: in rete ancor più che in edicola è sentita l'esigenza di
trovare consigli di stile e di moda per tutte le taglie.

- Pensi che qualcosa stia cambiando?

Subito dopo il lancio di Vogue Curvy molte pubblicazioni italiane e internazionali
hanno dato spazio a modelle "plus", contemporaneamente Mark Fast e Miuccia
Prada hanno fatto sfilare anche modelle non esattamente longilinee (febbraio 2010),
hanno poi fatto seguito Chanel Resort a St Tropez (con Crystal Renn) e alle ultime
sfilate di settembre/ottobre ancora Mark Fast e Jean Paul Gaultier... per non parlare
del rumore che ha fatto l'esclusione di Elena Mirò dal calendario di Milano: non solo
il brand ha sfilato comunque fuori calendario, ma ha avuto una grande risonanza
mediatica. Vogue Curvy, ovviamente, c'era.

- Cosa ami della moda contemporanea?

Mi piace che grazie alla rete la moda sia diventata molto più accessibile. Dai blog (www.vogue.it/search?q=Elisa D'Ospina&c=&t=1)
a
twitter chiunque può prendere ispirazione e ammirare ciò che accade nel mondo del
fashion. I blogger (e soprattutto gli street style blogger) sono diventati i nuovi
cronisti di un sistema di informazione che si era un po' "addormentato",
anche un po' troppo "coccolato" dagli uffici stampa. Ora anche le testate
tradizionali - per lo meno quelle più all'avanguardia - si sono adeguate: dal NY
Times a Vogue Italia, i redattori e anche i direttori fanno un uso intelligente dei
social networks e si sono aperti molto di più al pubblico. Inoltre sono ormai
cambiati anche i meccanismi della distribuzione e dell'accesso del grande pubblico
alla creatività "alta", vedi - ultima di una lunga serie di collaborazioni
- Lanvin per H&M.


- Quali sono gli anni che rimpiangi?

Non ho rimpianti. Sicuramente oggi in Italia c'è meno crescita rispetto a 20 anni fa.
Ma il grigiore degli ultimi 5 o 6 anni sta scomparendo. L'ultimo giro di sfilate è
stato un successo a tutti i livelli, per non parlare della gente che vedi in giro per
Milano, anche non solo alle sfilate, ma per esempio nel mondo del teatro, dell'arte
contemporanea: c'è un netto miglioramento sia nel look che nelle passioni, in certe
sensibilità etc.

- Un look che sogneresti vedere o rivedere...

Beth Ditto in Prada

- Un domani le passerelle come saranno?

La passerella ci sarà sempre. Forse cambierà il pubblico invitato alle sfilate.

- Quale è la più grande rivoluzione che la moda ha avuto
o che potrebbe avere?


La moda è in evoluzione perenne. Ci sono molti momenti importanti nella storia della
moda, dall'abolizione del punto vita di Coco Chanel al New Look di Dior, agli anni 80
e il power look di Armani, al minimalismo di Prada, parlando di abiti. Per quanto
riguarda l'immagine della donna nei media stiamo attraversando un importante
cambiamento e Vogue Curvy ne è parte.

- La città più trendy che conosci...

Londra e Berlino

- Un messaggio alle lettrici di Vogue Curvy ..

Veniteci a trovare e soprattutto mandate suggerimenti, commenti, proposte. Su quello
che vi piace di più (vi consiglio soprattutto le daily suggestions e tutti i nostri
video) e su quello che vorreste migliorare. Siamo aperti a qualsiasi buona idea.

Grazie mille per l'intervista esclusiva, Beniamino :)))

Nessun commento:

Posta un commento