domenica 17 luglio 2011

Campovolo 2011 e la potenza della musica

100000 storie diverse, anzi no, 120000... tutta Italia venuta nel luogo prefissato per godere di tre ore di musica del rocker italiano Luciano Ligabue. Ci sono tutte le generazioni: il più piccolo aveva qualche mese di vita, il più anziano che mi è capitato di vedere una settantina o giù di li... Canottiere, short, infradito, petti nudi, jeans...Non c'è un dress code preciso: ognuno è libero. Ore di attesa, visi stremati, corpi schiacciati addosso alle transenne nel nome della musica. Ore 2125 circa l'inizio.... Il boato è grande, la liberazione, il premio per la grande attesa è lì a pochi metri. Il vero spettacolo per me è il pubblico, un oceano di emozioni, sorrisi e lacrime. Alle spalle ricordi pronti ad esserre rivissuti sui versi delle canzoni del Liga, segreti nascosti e attimi di vita. I Clandestino, band storica del rocker, La Banda e infine la formazione attuale permettono che il viaggio sia ricco nella sua storia.Corrado Rustici e Mauro Pagani la ciliegina sulla torta.
 I due inediti M'abituerò http://www.youtube.com/watch?v=-2bx55N8RiI e "Sotto bombardamento" http://www.youtube.com/watch?v=KrZwMdivheU sono già delle hit per i youtuber.
Il potere della musica è questo: radunare migliaia persone sotto una unica bandiera. "Non smettete mai di sognare " consiglia il Liga. E per essere li già un sogno per molti si è già avverato. Vivere la sua musica nell'evento del 2011. Mentre spiegava il singolo "M'abituerò" Luciano racconta di come questa canzone sia stata "vissuta" dato che raccontava un suo amore finito. Tra me e me mi domandavo di quanto particolare è il mestiere del cantautore: cosa c'è di più altruista del vivere le proprio emozioni con milioni di persone? E sapere che sulle tue parole le emozioni si moltiplicano, raddoppiano , triplicano e per qualcuno quella canzone sarà ancora più importante di te che l'hai scritta. Mi volto verso il pubblico, gli occhi lucidi, tanta stanchezza da ore di fila e attesa. Ma la passione fa si che tutto passa in secondo piano. Chissà da sopra al palco cosa pensava in quel momento che il suo "popolo" era li, ed era li per lui. Gente che ha passato le sue ferie annuali accampata al Campovolo addirittura dal 6 luglio "per vivere appieno l'esperienza".  Infine :"Voglio mille figli stasera, andate nell'accampamento e fate quel che sapete".... Non so se i fan siano pronti a tutto, ma per una sera, un esercito di persone si è nutrito di musica....Urlando contro il cielo.

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