domenica 12 settembre 2010

"La solitudine dei numeri primi" e "Male di miele"

Due film forti, due film che parlano di anoressia in modo crudo e diretto. Ho potuto vedere entrambi i film a distanza di poco tempo; da un lato si è voluto porre l'attenzione sulla fisicità, con un'interprete fantastica, Alba Rohrwacher, dimagrita oltre 10 chili, entrata in pieno nella parte, rendendo il suo ruolo molto simile alla realtà. Nell'altro l'anoressia vissuta con il vuoto d'amore di una quindicenne, una lotta contro il peso continuo... In "Male di miele" l'unica cosa che mi ha lasciata perplessa sono state delle frasi all'interno del film come "Fai 6 piccoli pasti, taglia due mele in sei piccole porzioni, saranno utili per non farti venire fame"; oppure "L'aroma del caffè serve per farti passare la fame"... Probabilmente un'adolescente che vuole dimagrire queste frasi di "denuncia" le potrebbe adottare su di sè. Un film che forse non shocka se conosci la malattia... E' stato più cruento vedere il corpo della Rohrwacher ridotto a pelle e d'ossa per soffermarsi a riflettere.

2 commenti:

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  2. La solitudine dei numeri primi - un film che parla della fragilità della mente e condizione umana. Della grande solitudine di chi è stato segnato fin dall'infanzia ed è diventato, suo malgrado, il numero primo. L'anoressia della protagonista è solo "citata" come conseguenza del disaggio psicologico della ragazza. Non è l'anoressia ad essere "protagonista" di questo film. Ho apprezzato comunque moltissimo la reale descizione ed interpretazione di questo male di vivere. Forse stiamo cominciando ad azzardare qualche passo in più nel trattare questo grande disaggio sociale.
    Male di Miele - una delusione profonda. Un film ben fatto, questo sì! Ma avendo, il team di produzione, puntato sul voler far arrivare al pubblico la cruda e difficile realtà di chi soffre questo disaggio...Beh, secondo il mio parere, sono falliti completamente...
    Trasmette un messaggio sterile! Privo di qualsiasi forza, realtà, conseguenze spesso mortali e comunque devastanti della malattia!Visto con gli occhi di chi ha portato sulle proprie spalle il grande peso dei disturbi alimentari, disagi sociali e depressione potrebbe sentirsi come minimo deluso se non preso in giro. La gente ha una concezione ed interpretazione già troppo spesso sbagliata di questo male. Vedere un film che non non solo non spiega i veri motivi, non trasmette la sofferenza ed il dolore di chi vive queste condizioni, non ha una forza "scioccante" ma che addirittura tratta l'argomento con molta leggerezza ed incita chi è incline a questi problemi fornendo qualche suggerimento in più è davvero deludente e doloroso.
    Non è questo il modo giusto per suscitare l'alarme e dare soluzioni a questo, più comune di ciò che si pensi, male di vivere anche attraverso il cinema!
    Ho apprezzato molto le musiche e la colonna sonora principale!

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